Nel 2016, i casi di distribuzione illegale per falsa origine in Corea del Sud ammontavano a 4.283 e la percentuale di eventi rilevati nei ristoranti continua ancora oggi ad aumentare.

I cinque prodotti “top” sono manzo, maiale, pollo, riso e cavolo kimchi che rappresentano oltre il 65%. Il numero di casi in cui si è superata la tonnellata o la violazione di oltre 10 milioni di won coreani non è diminuito.
Pertanto lo scorso 27 novembre, il National Agricultural Products Quality Management Service ha inaugurato il “Digital Forensic Center” per rispondere alle sempre più argute e organizzate violazioni dell’origine dei prodotti.

Fonte: Korean Ministry of Agriculture