Italia – Obbligatorio indicare in etichetta l'origine dei derivati del pomodoro
A Febbraio è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto interministeriale che introduce l'obbligo di indicare in etichetta l'origine dei derivati del pomodoro. Seguendo le orme delle recenti normative per i prodotti lattiero-caseari, per la pasta e per il riso, il decreto prevede una sperimentazione di due anni e si applica ai derivati come conserve e concentrato di pomodoro, oltre che a sughi e salse che siano composti almeno per il 50% da derivati del pomodoro.
Il provvedimento avverte che le confezioni di derivati del pomodoro, sughi e salse prodotte in Italia dovranno avere obbligatoriamente indicate in etichetta una dicitura relativa al “Paese di coltivazione del pomodoro” (nome del Paese nel quale il pomodoro viene coltivato) e una relativa al “Paese di trasformazione del pomodoro” (nome del paese in cui il pomodoro è stato trasformato). Se queste fasi avvengono nel territorio di più Paesi potranno essere utilizzate, a seconda della provenienza, le diciture: “Paesi UE”, “Paesi NON UE”, “Paesi UE E NON UE”. Sarà anche possibile usare la dicitura "Origine del pomodoro: Italia" nel caso in cui tutte le operazioni avvenissero su suolo italiano.
Una consultazione pubblica online, svolta sul sito del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, e alla quale hanno partecipato oltre 26mila cittadini, ha evidenziato come oltre l'82% degli italiani considera importante conoscere l'origine delle materie prime per questioni legate al rispetto degli standard di sicurezza alimentare, in particolare per i derivati del pomodoro.
Per conoscere tutte le specifiche e applicare al meglio la nuova norma, rivolgiti ai nostri servizi di Labeling.
Fonte: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali