ALLARME MIELE FAKE DALLA CINA
È di questi giorni l’allarme lanciato da Cia-agricoltori contro le importazioni in Unione
Europea di miele falso dalla Cina, prodotto in maniera artificiale con sciroppo di zucchero.
Per creare questo surrogato, l’uomo si sostituisce alle api nelle fasi di maturazione e
deumidificazione del miele, abbattendo costi e tempi di produzione a scapito di qualità e
genuinità.
Un settore già in crisi negli ultimi anni (nel 2019, il miele italiano è calato del 50%),
soprattutto a causa dei cambiamenti climatici che stanno riducendo drasticamente il
numero di api, deve affrontare anche questo nuovo concorrente sleale che invece
aumenta la sua capacità produttiva di anno in anno (80 mila tonnellate importate solo in
Europa).
Il miele fake è il risultato di un processo di adulterazione, quindi non conforme alle
normative europee, ma miscelato a quello vero diventa difficile da individuare con gli
attuali controlli di frontiera. Motivo per cui Cia-agricoltori chiede all’UE maggiori tutele a
iniziare da controlli in grado di individuare le contraffazioni, ma soprattutto l’obbligo di
conformità alla definizione europea di miele, che deve derivare interamente dalle api
senza l’aggiunta di altre sostanze. Un’altra richiesta riguarda invece l’obbligo di riportare il
Paese d’origine del miele sull’etichettatura alimentare.