INFORMAZIONE AL CONSUMATORE ED ETICHETTATURA DI PRODOTTI CONTENENTI OLIO DI SEMI DI GIRASOLE
Lo scorso 11 marzo, il Ministero dello Sviluppo economico (MISE) ha pubblicato una nota contenente misure temporanee eccezionali sull’etichettatura dei prodotti contenenti olio vegetali in sostituzione dell’olio di semi di girasole.
A seguito del conflitto in Ucraina (Paese che detiene il 60% della produzione e il 75% dell’export e rappresenta il principale coltivatore di girasoli al mondo), è possibile che entro breve termine l’olio non sia più disponibile e le aziende potrebbero quindi dover riformulare i prodotti. Come è noto, quest’olio è la base essenziale di numerosi alimenti e molte etichette e imballaggi riportano tra gli ingredienti “olio di girasole”.
Il MISE comunica che –transitoriamente e in vista dell’adeguamento progressivo delle etichette– i produttori, nel rispetto della sicurezza e della corretta informazione dei consumatori, possono riportare con getto d’inchiostro o altri sistemi equivalenti (es. sticker adesivi) una frase che indichi quali oli e/o grassi siano stati impiegati in sostituzione dell’olio di girasole, segnalando l’eventuale presenza di allergeni. Inoltre, i claim che indicano la presenza o assenza di determinati oli vegetali o claim comparativi, in caso di sostituzione dell’olio di girasole, dovranno essere opportunamente modificati, eventualmente tramite etichettatura aggiuntiva o altra analoga modalità per garantire la corretta informazione dei consumatori. La distribuzione al dettaglio dovrà ricorrere a idonei strumenti volti ad informare tempestivamente il consumatore sulla possibile sostituzione dell’olio di girasole mediante avvisi nei punti vendita con apposita cartellonistica, collocata in modo ben visibile, in prossimità degli scaffali dei prodotti contenenti olio di girasole.
Sempre nell’ottica di chiarezza verso il consumatore, la nota del MISE anticipa che si rimanderà ad ulteriori informazioni da inserire nei social, siti aziendali, ecc.
Inoltre, per la stampa delle nuove etichette, è consentito riportare nella lista degli ingredienti la dizione generica della categoria “oli e grassi vegetali” seguita dalle origini vegetali potenzialmente presenti, quali “oli e grassi vegetali (girasole, palma, mais, soia, ecc.)”. Sempre segnalando l’eventuale presenza di allergeni.
In assenza di disposizioni armonizzate da parte della Commissione per questo ultimo aspetto, la nota ha valenza solo per il mercato nazionale.
Anche altre autorità europee stanno valutando e iniziando a pubblicare note ed indicazioni sul tema. Ad esempio, le autorità spagnole con una nota del 17 marzo 2022 consentono agli operatori alimentari di inserire informazioni aggiornate su quali oli e/o grassi sono stati utilizzati in sostituzione dell'olio di girasole, indicando l'eventuale presenza di allergeni, mediante etichette adesive, stampa a getto d'inchiostro o altri sistemi equivalenti.
Lo spirito e lo scopo di tutte queste note è sempre incentrato sulla comunicazione non ingannevole per il consumatore.
Scopri in quali altri casi si stanno riscontrando problemi di approvvigionamento per le aziende agroalimentari e zootecniche nel nostro articolo sul Cambio ingredienti principali e l’impatto sui prodotti alimentari.
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