UE – Il punto sul caso delle uova contaminate da fipronil
Nel corso dello scorso mese di luglio, l’Europa è venuta a conoscenza di un caso di contaminazione da fipronil nelle uova prodotte in alcuni allevamenti di pollame olandesi. La contaminazione delle uova sarebbe avvenuta a seguito di trattamenti di pulizia degli spazi con un detergente cui era stato addizionato un antiparassitario, il Dega-16.
Dopo che un trasformatore di uova belga nella città di Sint-Niklaas ha riportato il primo caso alla Autorità locale (Federal Food Safety Authority -FAVV) questa ha inviato un allerta al sistema europeo RASFF (EU Rapid Alert System for Food and Feed), in quanto le uova erano state esportate in Francia, Germania, Italia e Polonia. Le autorità olandesi hanno iniziato la loro investigazione e pare che la ditta di pulizie olandese che si era che avrebbe usato il detergente addizionato (fornito da una ditta belga), avrebbe contaminato diversi allevamenti, non solo in Olanda. Pertanto, tutti gli stabilimenti serviti da questa ditta di trattamenti dal gennaio 2017 sono stati bloccati: 200 in tutta Europa (soprattutto Olanda e Belgio, ma anche 4 in Germania e uno in Francia) a partire dal 22 luglio.
Il limite massimo residuo di Fipronil per tutti i prodotti alimentari di origine animale è 0,005 mg/kg. Uova e carne di pollame da questi stabilimenti non possono raggiungere il mercato Europeo né Extraeuropeo. Tuttavia, le autorità non ritengono che ci sia un allarme contingente per la salute pubblica. Come riportato da un recente comunicato stampa del Ministero della Salute Italiana “Allo stato non risulta peraltro che si siano manifestati in alcun Paese dell’Unione casi di intossicazione umana legata all’utilizzo delle uova contaminate; tale evenienza è peraltro poco probabile, in considerazione del livello di contaminazione rilevato e del normale consumo medio di uova nella popolazione europea”.
Nonostante si stimi che siano 700.000 le uova contaminate, sono state milioni le uova ritirate dagli scaffali in tutta Europa. Enorme il danno per tuto il comparto del pollame olandese, che è il più grande esportatore europeo di uova e prodotti derivati, grazie ad oltre 30 milioni di animali in circa 1.000 allevamenti che producono oltre 11 miliardi di uova l’anno (il 50% destinato al mercato estero).
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Fonte: Ministero della Salute