La frode alimentare è un’azione illecita volta a compromettere l’autenticità di un prodotto alimentare, inteso come materia prima, ingrediente, o prodotto finito. Le azioni illecite più diffuse in ambito alimentare consistono in “unapproved enhancements, dilution, substitution, counterfeiting, mislabeling, concealment”.

Tutte queste azioni sono finalizzate ad un guadagno economico e/o a rendere potenzialmente nocive le derrate alimentari e rappresentano una minaccia significativa per l’industria alimentare. Le conseguenze infatti possono consistere in perdite economiche ingenti, danni alla reputazione del marchio e ripercussioni sulla salute pubblica.

Un alimento può definirsi autentico quando le sue caratteristiche qualitative e quantitative quali composizione, origine geografica, ingredientistica, contenuto, lavorazione, etichettatura corrispondono a quanto dichiarato sull'etichetta e sono conformi alle normative vigenti. 

Autenticare gli alimenti (materie prime, ingredienti, prodotti finiti), è un’azione fondamentale da parte dell’industria alimentare atta a garantire la salubrità degli stessi nel rispetto delle normative vigenti. Rappresenta inoltre un'opportunità aziendale non indifferente per la fidelizzazione del consumatore (di loyalty marketing). 

Un efficace ed efficiente processo di autenticazione alimentare, utile al contrasto delle frodi agro-alimentari, si basa - tra le tante - su azioni importanti quali: 

• Consultazione di informazioni relative agli incidenti di frode alimentare più frequenti ed agli eventuali rischi emergenti riguardanti le materie prime, gli ingredienti e i prodotti finiti di interesse.
  A tal fine, per un’industria alimentare, è fondamentale disporre di una cosiddetta “Food Fraud Intelligence” che raccolga e fornisca informazioni aggiornate in tempo reale, utile alla valutazione della vulnerabilità dei prodotti di interesse, a mitigare il rischio frode e supportare la compliance rispetto specifici benchmark qualitativi (GFSI, FSMA …), lungo tutta la catena di approvvigionamento. 
• Confronto con esperti di settore specializzati nell’analisi del rischio frodi, nella valutazione della vulnerabilità e mitigazione delle frodi alimentari, per materie prime, ingredienti e prodotti finiti di interesse. 
• Pianificazione ed esecuzione di specifici analytical frameworks, basati su tecniche analitiche efficienti e affidabili, per l'individuazione di ogni tipo di manipolazione fraudolenta dell’alimento. Attualmente la manipolazione fraudolenta degli alimenti è molto variabile a causa della sempre maggiore complessità della filiera produttiva e dell’internazionalizzazione dei mercati e richiede dunque differenti approcci analitici (standard, multivariato, non-targeted …) e specifiche linee guida da parte di esperti del settore, per verificare e garantire l’autenticità di un prodotto alimentare.
• Comunicazione dell’autenticità e della protezione del proprio prodotto/brand ai vari stakeholder aziendali (consumatori, buyer, fornitori etc), attraverso canali informativi efficaci ed efficienti - a garanzia della trasparenza, del rispetto della normativa vigente, del controllo di filiera etc - con lo scopo di aumentare la loyalty al marchio e la profittabilità aziendale. 

È consigliabile che ogni industria alimentare metta in pratica queste procedure sistematiche, al fine di prevenire il rischio frodi, garantire l’autenticità dell’alimento, proteggere il proprio marchio e tutelare la salute pubblica. A tal fine, un valido aiuto è offerto anche dagli standard di certificazione internazionali (BRC, IFS…) che con spiccata sensibilità al tema dell’autenticità alimentare impongono alla filiera agro-alimentare azioni concrete “on field”.

Inoltre, è importante precisare che anche a livello europeo e nazionale, vi è una crescente sensibilità sul tema e si sta lavorando attivamente per tutelare l’autenticità alimentare. Tante sono le attività di controllo, i provvedimenti disciplinari, le normative specifiche messe in atto per contrastare ogni tentativo di attività fraudolenta in campo alimentare.