LA MONACOLINA K NEGLI INTEGRATORI ALIMENTARI
Sempre più spesso si sente parlare della monacolina K e dei dosaggi utilizzati negli integratori alimentari.
Il mercato degli integratori alimentari, in Europa, ma in particolare in Italia, che si conferma il primo mercato europeo nella vendita di questi prodotti, è in costante crescita, come anche dimostrato dalle indagini di settore effettuate per l’anno 2019/2020. Questo continuo sviluppo del mercato rende necessario un continuo aggiornamento in termini di normativa comunitaria per garantire la sicurezza dei consumatori.
Cos’è la monacolina K?
Facciamo un passo indietro e cerchiamo di capire di più sulla natura di questa sostanza.
La monacolina K, estratto di riso rosso fermentato con Monascus purpureus, è una molecola dall’effetto ipocolesterolemizzante, ovvero favorisce l’abbassamento del colesterolo. La struttura chimica della monacolina K è praticamente identica a quella della lovastatina, una statina utilizzata nel settore farmaceutico per abbassare i livelli di colesterolo nel sangue.
La monacolina K ha anche ottenuto un claim EFSA (European Food Safety Authority = Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare), in accordo al Reg. 432/2012, secondo il quale, con un'assunzione giornaliera di 10 mg al giorno, “La monacolina K del riso rosso contribuisce al mantenimento di livelli normali di colesterolo nel sangue”.
EFSA: valutazioni sulla sicurezza
Nonostante il basso dosaggio negli integratori alimentari, è proprio l’equivalenza di struttura e di composizione della monacolina K alla lovastatina, che genera numerosi confronti e dibattiti sulla sicurezza e sulle modalità di assunzione, ponendo sempre una maggiore attenzione sull’argomento.
Negli scorsi anni, su richiesta della Commissione europea, l’EFSA è stata chiamata a valutare la sicurezza della monacolina K e a fornire consigli su un apporto giornaliero che non sollevi preoccupazioni per la salute. Tuttavia, sulla base delle informazioni disponibili e delle diverse incertezze evidenziate, il gruppo di esperti EFSA non è stato in grado di identificare una dose giornaliera di monacolina K da riso rosso fermentato che non desti preoccupazione circa gli effetti indesiderati sulla salute.
Ultimi aggiornamenti
Come avvenuto recentemente con le specie botaniche contenenti derivati dell’idrossiantracene, gli ultimi aggiornamenti a livello europeo fanno presupporre un imminente aggiornamento normativo.
Si parla infatti di aggiornare l’allegato III del Reg. 1925/2006 sulle sostanze soggette a restrizioni e sulle sostanze sottoposte a sorveglianza della Comunità Europea. Infatti per la monacolina K si presuppone che saranno previste delle avvertenze circa l’impiego con dosaggi inferiori ai 3 mg al giorno e un continuo monitoraggio della sostanza.