La radioattività consiste nell’emissione di radiazioni ionizzanti di elevata energia, che si verifica in seguito al decadimento radioattivo dei radioisotopi di alcuni elementi chimici e che, interagendo con la materia e/o i tessuti organici, sono in grado di provocare danni alle strutture molecolari. Le radiazioni ionizzanti possono essere di origine naturale (emesse da elementi chimici presenti nell’ ambiente) o antropica (emesse in seguito ad attività industriali, incidenti nucleari, emergenze radiologiche).

Attualmente, a causa delle catastrofi nucleari che si sono verificate nella storia, tra le quali si citano Černobyl’ (1986, Ucraina) e Fukushima Dai-ichi (2011, Giappone) e all’ aumento esponenziale delle attività antropiche, la presenza di sostanze radioattive nell’ ambiente è molto elevata e questo rappresenta una grande preoccupazione per la salute pubblica.

Gli esseri umani sono esposti quotidianamente agli effetti nocivi delle radiazioni che possono essere assorbite direttamente (per inalazione, assorbimento cutaneo etc.) o indirettamente (attraverso alimenti ed acqua contaminati) causando danni al midollo osseo, all’ apparato riproduttivo, all’ apparato digerente, alla tiroide ed alla vista con conseguente insorgenza di cancro. 

L’ingestione di alimenti ed acqua contaminati da radionucleotidi è la principale causa di esposizione al rischio. La contaminazione degli alimenti ed acqua, può avvenire attraverso:

• la deposizione delle particelle radioattive sulla superficie delle derrate alimentari destinate all’ alimentazione
• l’assorbimento e la metabolizzazione delle particelle radioattive presenti nel suolo e nell’ acqua da parte delle piante destinate all’ alimentazione umana ed animale. 
• l’assorbimento e l’accumulo delle particelle radioattive presenti nell’ acqua e nei mangimi da parte di animali destinati all’ alimentazione umana. 

Le allerte relative agli alimenti contaminati da radionucleotidi sono in notevole aumento (+83% nell’ ultimo periodo). La categoria di prodotto più coinvolta dalle allerte alimentari è frutta, vegetali e legumi (prevalentemente funghi) proveniente da zone altamente contaminate come i paesi dell’Est-Europa, la Turchia, il Giappone e la Russia. La trasmissione dei radionucleotidi all’ uomo avviene anche attraverso il consumo di prodotti di origine animale contaminati quali carne, uova, latte, proteine e prodotti della pesca che costituiscono il 70% dell’alimentazione umana. (Fonte: Safety Hud)

L’ importazione di questi prodotti da paesi terzi richiede grande attenzione. Allo stato attuale, la normativa vigente è molto attenta al problema e impone rigidi controlli su alimenti e acqua destinati all’ alimentazione umana, provenienti da paesi contaminati ad alto rischio. (Reg. EURATOM 2016/52; D.L.28/ 2016; Reg. (UE) 2020/1158; Reg. 6/2016). Tuttavia, la Comunità Europea sta lavorando attivamente sul tema anche a causa della decisione da parte delle autorità giapponesi di rilasciare, nell'Oceano Pacifico, l'acqua marina ricca di sostanze radioattive impiegata per raffreddare i reattori della centrale nucleare di Fukushima in seguito alla catastrofe nucleare. Lo sversamento dovrebbe iniziare tra due anni e seppur l’acqua, prima del suo sversamento, subirà un processo di bonifica, è stato dimostrato che continuerà a contenere trizio, isotopo radioattivo dell’idrogeno, che potrebbe avere impatto negativo sull’ ecosistema marino. 

Ai fini della tutela della salute pubblica e per il successo della produttività aziendale (evitando richiami e ritiri di prodotti non conformi) si rende necessaria un’attenta selezione dei fornitori e un controllo accurato delle materie prime, semilavorati e prodotti finiti in entrata, attraverso la pianificazione di piani analitici mirati che dimostrino la conformità ai regolamenti sulla radioattività alimentare e la salubrità degli alimenti. 

Puoi trovare queste e molte altre informazioni  su sicurezza e allerte alimentari su Safety Hud.