Lo scorso 19 gennaio 2021 è stato pubblicato l’atteso “Manuale d’uso” che chiarisce le condizioni d’uso del marchio NutrInform Battery il cui utilizzo, come forma di presentazione complementare volontaria alla dichiarazione nutrizionale, è stato istituito dal Decreto 19 novembre 2020.

L'apposizione del logo, rappresentato dalla raffigurazione grafica di una batteria (si veda immagine di seguito riportata), costituisce l’alternativa tutta italiana ai sistemi direttivi semaforici (Nutriscore, traffic light, ecc.). A differenza del Nutriscore che assegna un punteggio all’alimento, il nutriform battery nasce con un obiettivo “didattico” ovvero informare ed educare il consumatore sul fabbisogno di energia e di nutrienti assunti con una porzione di alimento e soprattutto di guidarlo nella scelta consapevole degli alimenti presenti nei supermercati.

Una tra le principali novità introdotte dal manuale d’uso è la definizione di un elenco di porzioni standard per ciascuna categoria merceologica, sulla base delle quali dovrà essere calcolata la Nutrinform battery. 

Il manuale precisa che “La presenza sul mercato di unità di vendita di diversi formati, a volte inferiori alla porzione standard, a volte superiori seppur di poco, potrebbe rappresentare un fattore confondente per la corretta informazione del consumatore” per questo fornisce esempi pratici su come determinare la porzione in base al peso netto della confezione e alla presenza o meno di monodosi.

1. I prodotti confezionati di grandi formati elaboreranno il NutrInform battery secondo le porzioni standard indicate. Ad esempio, se si ha un pacco di pasta da 500 g, lo sviluppo del NutrInform battery sarà fatto per 80 g (la porzione standard)
2. Per le monodosi destinate alla vendita diretta oppure facenti parte di un’unità di vendita si dovrà considerare due scenari: 
   • monodose (pacchetti di crackers, merendine, gelati, barrette, ecc.) inferiore alla porzione standard: le informazioni FOP faranno riferimento alla monodose. 
   • monodose superiore alla porzione standard, il Nutrinform battery farà riferimento 
     • al monodose se questa è inferiore al minimo multiplo della porzione, 
     • alla porzione nel caso di grammature superiori o uguali al doppio della porzione standard, in accordo con la regolamentazione dei prodotti di grande formato.

Da evidenziare che nel caso di applicazione volontaria del "NutrInform Battery", è obbligatorio per le aziende estenderlo progressivamente a tutti i prodotti appartenenti alla medesima categoria merceologica. 

Questo vincolo nasce con lo scopo di evitare che le aziende applichino il logo solo su prodotti con un profilo nutrizionale caratterizzato da livelli di riempimento bassi.  In questo modo si evita di veicolare la scelta dei consumatori solo verso alcuni prodotti rispetto ad altri.

Altro aspetto tutt’altro che trascurabile, e che il manuale sembra non chiarire, è il suo utilizzo negli altri paesi europei. Tale aspetto è cruciale per molti produttori che esportano all’estero.

Infatti, nel caso in cui la vendita venga effettuata in un paese dell’Unione, si ritiene plausibile che le autorità del paese di destinazione possano contestare l'applicazione dell'articolo 7.2 (del Reg. (UE) 1169 n.d.r) e quindi considerare il logo come un’informazione poco chiara verso il consumatore.

L’introduzione del Nutrinform battery sembra complicare ancor di più il frastagliato scenario dell’etichettatura nutrizionale frontale a livello europeo.

A tal proposito, secondo il piano d'azione per la strategia Farm to Fork dell'UE, la Commissione europea intende presentare, entro la fine del 2022, una proposta per armonizzare l’etichettatura nutrizionale frontale obbligatoria e fare finalmente chiarezza su un aspetto che coinvolge non poco i produttori coinvolti nell’esportazione nel mercato europeo.