CAMBIAMENTI CLIMATICI E IMPATTO SULLA SICUREZZA ALIMENTARE
Il clima è l’insieme delle condizioni atmosferiche medie che caratterizza una determinata regione geografica in un intervallo temporale medio-lungo. I suoi principali elementi sono temperatura, umidità, precipitazioni, direzione e velocità del vento ecc. che possono andare incontro a variazioni incontrollate, causando significativi cambiamenti climatici (attualmente riscaldamento globale) che rappresentano una seria minaccia per la sicurezza alimentare in tutto il mondo.
Le cause principali del cambiamento del clima sono le attività naturali della terra (es: eruzioni vulcaniche) e le attività antropiche (es: emissioni industriali) che causano seri danni per l’ambiente (es: perdita della biodiversità) e la salute di esseri umani ed animali (es: diffusione di malattie tropicali e alimentari).
Il riscaldamento globale sta impattando negativamente su agricoltura, allevamento acquacoltura e pesca da cui provengono tutte le materie prime che vengono consumate come alimenti tal quali e/o utilizzate per la produzione di beni alimentari più complessi.
Nel 2020 l’EFSA ha segnalato i principali pericoli emergenti di sicurezza alimentare, correlati al clima caldo, tra i quali abbiamo:
- Aumento dei patogeni alimentari e delle malattie di origine alimentare.
(Vibrio spp., Campylobacter spp., E. Coli STEC, Coxiella, Mycobacterium avium, Mycobacterium tuberculosis, Salmonella, Pseudomonas, Schistosoma, Opisthorchis felineus) - Sviluppo di nuovi agenti patogeni definiti zombie.
(Batteri e virus sepolti dai ghiacciai che stanno riemergendo in seguito al loro scioglimento) - Aumento delle zoonosi animali.
(Aedes albopictus, Culicoides imicola, Culex pipiens, C. obsoletus, Rift Valley Fever virus, PPR virus, Leishmania) - Aumento delle malattie delle piante.
(Xylella fastidiosa, mosca dell’olivo, mosca della frutta) - Aumento delle micotossine
(aflatossine, acido tenuazóico, alternariolo, zearalenone, deossivalenolo, alcaloidi dell’Ergot, ocratossine, enniatine, beauvericina, acido fusarico) - Aumento delle biotossine marine
(tetradontotossina, ciguatossina, cianotossine, acido domoico, pinnatossine, palitossina, acido okadaico) - Aumento delle contaminazioni da pesticidi, metalli pesanti, farmaci veterinari, diossine, PCBs.
- Nuove allergie alimentari dovute all’ esposizione a nuove proteine alimentari di nuove piante.
- Carenza di micronutrienti degli alimenti per alti quantitativi di gas serra nell’ atmosfera.
- Carestie alimentari e idriche.
La maggior parte dei pericoli alimentari segnalati dall’ EFSA trova riscontro nelle numerose allerte alimentari notificate negli ultimi 5 anni (2017-2021) da oltre 100 agenzie ufficiali diffuse in oltre 74 paesi del mondo e che hanno colpito diverse categorie di prodotto e matrici alimentari. I dati più significativi sono elencati nella seguente tabella:
Tra i principali paesi di origine del prodotto si annoverano Cina, Turchia, India, Stati Uniti, Francia, Italia e Vietnam caratterizzati già da un clima caldo e dunque tra i primi paesi a risentire dell’aumento della temperatura globale.
È altresì importante segnalare un aumento delle epidemie di origine alimentare (4 nel 2021) provocate dal consumo di frutti di mare (ostriche e gamberetti) e frutta (frutti di bosco) contaminati prevalentemente da Norovirus e Vibrio p., patogeni questi, segnalati tra quelli in aumento e/o emergenti a causa del riscaldamento globale. (Fonte dati: Safety HUD – EFSA)
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