Febbraio 10, 2021

Nicola Morea | Mérieux NutriSciences Italia

TENDENZE NEL CONSUMO DI BEVANDE ANALCOLICHE

Quello delle bevande analcoliche è un settore in costante evoluzione in riferimento ai cambiamenti nei gusti e nelle abitudini di consumatori sempre più esigenti.  Il profilo di questi nuovi consumatori è giovane e molto più consapevole rispetto alle generazioni passate sui rischi associati al consumo di alcol. 

Il sondaggio UK Consumer Survey Q3 2018 ha rilevato che il 37% dei giovani nella fascia di età tra i 18 e i 24 anni è spesso influenzato da come il prodotto influisce sulla loro salute al momento dell’acquisto di una bevanda alcolica, mentre il 34% dei consumatori tra i 25 e 34 anni è sempre influenzato dalla stessa causa.

Questi nuovi consumatori vogliono comunque continuare a beneficiare di prodotti di qualità, che mantengano il più possibile le caratteristiche organolettiche del prodotto tradizionale.

Le principali categorie di bevande considerate sono:

 

1) Birra analcolica

Nonostante il mercato della birra analcolica sia attualmente di nicchia, la crescita (13%) è stata la più rapida tra tutti i segmenti produttivi del Regno Unito durante il 2017.

La Spagna è attualmente il paese europeo con il più alto consumo di birra analcolica. Essa rappresenta il 15% del consumo totale di birra bevuta dagli spagnoli. Ben più bassa è la percentuale in altri paesi europei come il Regno Unito (0,5%), Olanda (3%), Austria (4%) e Francia (1%).

Negli ultimi anni è aumentata l’offerta qualitativa con una sempre migliore qualità nell’aroma e nel sapore, avvicinando il prodotto alle birre alcoliche standard.

Il fattore che ha favorito questo fenomeno è stata la volontà di una parte della popolazione di continuare a bere birra ma, allo stesso tempo, di mantenere uno stile di vita sano e più consono alle regole della società moderna (eliminando per esempio il rischio relativo alla guida in stato di ebbrezza).

 

2) Vino dealcolizzato

I vini dealcolati sono una realtà ormai consolidata, per quanto non paragonabile con quella della birra analcolica.

In Spagna la vendita di vino analcolico non raggiunge ancora il milione e mezzo di litri, ma le previsioni indicano che tra un paio d'anni arriverà all'1% del totale. Questo grazie alla crescente consapevolezza dei consumatori per la propria salute e per il proprio benessere. 

Questa tendenza segnerà il consumo globale nei prossimi anni, infatti, secondo uno studio preparato dall'agenzia di marketing Fact.MR, il mercato raggiungerà un valore di 10 miliardi di dollari (circa 9,26 miliardi di euro) entro il 2027.

 

3) Mocktails o liquori senza alcol

Il termine mocktail deriva dall’unione delle parole inglesi mock ("deridere" o "imitare") e cocktail, e si riferisce ai cocktail analcolici.

Anche in questo caso, la ricerca di uno stile di vita più sano ha favorito la domanda. Ma i consumatori non vogliono limitarsi solo a consumare un cocktail analcolico a base di succhi di frutta, essi desiderano avere prodotti che mantengano i tipici sapori più amari e aromatici delle bevande alcoliche.

L'industria degli alcolici sta attraversando un forte periodo di crescita senza precedenti. La sfida del futuro sarà rappresentata dalla capacità dei produttori di andare incontro a tutte nuove esigenze dei consumatori senza comprometterne la qualità e l’autenticità del prodotto originale.

 

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